La corteccia parietale può accedere ad una memoria spaziale sopraretinica

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XV – 03 marzo 2018.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Le scoperte sulla fisiologia delle popolazioni neuroniche ippocampali e della corteccia entorinale, che guidano con automatismi straordinari gli spostamenti negli ambienti nuovi e la loro perlustrazione, non forniscono tutte le risposte alle domande relative all’efficienza dei nostri rapporti con lo spazio che ci circonda. Ad esempio, noi riusciamo a stabilire, senza un particolare impegno cosciente, una memoria sostanziale dell’ambiente circostante ogni volta che percorriamo o visitiamo un luogo per noi nuovo. Non si tratta di un ricordo nella memoria esplicita di una mappa dettagliata, ma di un’impronta complessiva. Tale traccia, che può apparire generica, è però in grado di guidare l’azione – come è stato dimostrato sperimentalmente – anche senza il supporto dell’informazione visiva.

Recentemente è stato dimostrato che una forma di questa memoria ambientale può essere riconosciuta nella scimmia. In particolare, i neuroni corticali dell’area intraparietale laterale (LIP, da lateral intraparietal) di primati sub-umani hanno presentato attività interpretate come correlati neurali di questo tipo di memoria dell’ambiente. Lo studio della risposta di questi neuroni della corteccia parietale è stato condotto da Semework e colleghi della Columbia University, con un interessante risultato.

(Semework M., et al., A spatial memory signal shows that the parietal cortex has access to a craniotopic representation of space. Elife – Epub ahead of print doi: 10.7554/eLife.30762, 2018).

La provenienza degli autori è la seguente: Mahoney-Keck Center for Brain and Behavior Research, Department of Neuroscience, Columbia University, New York (USA).

Dalle prove sperimentali si comprende come sono attivate le cellule nervose parietali che si ritiene abbiano un ruolo nella conservazione dei dati necessari ad avere un’impronta dello spazio ambientale. I neuroni corticali della LIP della scimmia rispondono a seguito di un movimento saccadico dell’occhio che porta nei loro campi recettivi (RFs, da receptive fields) la localizzazione spaziale di uno stimolo che è apparso più volte nelle prove precedenti, ma non in quella in corso. È importante sottolineare un preciso vincolo neurofunzionale: bisogna che lo stimolo non sia mai apparso nel campo recettivo (RF) del neurone.

Questa risposta indicatrice di memoria è abitualmente più debole di quella che il neurone genera per effetto di uno stimolo visivo, e presenta anche una latenza molto più lunga di quella che si misura quando l’attività reattiva è innescata dall’informazione proveniente direttamente dalla retina.

Questi risultati dimostrano, secondo Semework e colleghi, che i neuroni corticali appartenenti all’area del LIP hanno accesso ad una memoria dello spazio di ordine superiore a quella retinica; tale memoria sarebbe attivata quando la localizzazione spaziale dello stimolo svanito può essere descritta da un vettore retinotopico che va dal centro dello sguardo alla sede di collocazione nello spazio ricordata dal soggetto.

Il prosieguo della ricerca, quando riuscirà a definire i caratteri morfo-funzionali di questa memoria, potrà fornire elementi decisivi per comprendere a fondo e del tutto la fisiologia di questi processi.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-03 marzo 2018

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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